RASSEGNA STAMPA
Claudio Comune
Comunicato Stampa 27/02/2017 – Gervasi ad Amedeo Bianchi: “Evitiamo polemiche sterili e strumentali”
Giada Gervasi risponde agli attacchi infondati dell’ex consigliere del Partito Democratico: “I conti, ancora una volta, non tornano!”
L’ex consigliere Giada Gervasi torna a rispondere al rappresentante del Partito Democratico Amedeo Bianchi, in merito alle infondatezze riportate in un’apposita nota inviata alla stampa locale.
“Per fortuna ci sono i giornali che parlano e che smentiscono, ancora una volta, quanto dichiarato dal signor Amedeo Bianchi. Vengo accusata di non aver voluto firmare la sfiducia quando la realtà dei fatti dice tutt’altro. È opportuno ricordare che io, a febbraio 2016, ho chiesto a tutti i consiglieri di attivarsi per lo scioglimento del Consiglio così da partecipare alle elezioni amministrative per giugno 2016 (la mia nota è stata diffusa da giornali e testate online). Nessuno ha risposto alla mia istanza. Mi viene da pensare che c’era l’interesse da parte di qualcuno a mantenere in vita il Governo cittadino. Un’ipotesi suffragata anche dai tempi occorsi per redigere una mozione di sfiducia: è bene che si sappia che quest’ultima è stata presentata solamente nell’aprile 2016, ben due mesi dopo la mia proposta di mandare a casa la Giunta”.
Gervasi incalza e puntualizza la sua posizione: “È evidente che i conti non tornano ancora una volta. Amedeo Bianchi dice di aver proposto la mozione di sfiducia nel novembre 2015. Ora, visto che l’ex consigliere ha confermato che tra dicembre e gennaio erano maturati i tempi basilari, quei famosi 2 anni, 6 mesi e un giorno (è tornato sui suoi passi e smentito se stesso!), come faceva già nel novembre a parlare di mozione di sfiducia? E soprattutto perché se di sfiducia se ne parlava già a novembre 2015, la mozione è stata presentata solamente nell’aprile 2016? La mia posizione è sempre stata chiara ed è stata più volte ribadita anche a mezzo stampa. L’8 marzo 2016, infatti, faccio un nuovo comunicato in cui dichiaro apertamente di votare un’eventuale sfiducia, ma a quella data la mozione ancora non era stata presentata. Tra l’altro erano sufficienti 5 firme ed è stata presentata in 8: perché serviva proprio il mio avallo?”.
E continua: “Io ho sempre detto di voler votare la sfiducia e la mia proposta del febbraio 2016 ne è evidenza. Ma è pur vero che per essere votata una sfiducia deve essere presentata, e non solo paventata oralmente. Se avessimo staccato la spina a febbraio – siamo tutti d’accordo che i tempi era maturi, anche quelli legali – avremmo evitato un anno di commissariamento e la città avrebbe potuto avere, di lì a breve, una nuova Amministrazione comunale. Ma evidentemente c’erano altri interessi, che di certo non erano i miei”.
“Inoltre, Amedeo Bianchi parla di 40 giorni per avere certezza del mio voto. Come sono stati determinati questi giorni e su quale base? E che certezza attendeva da una persona che già da due mesi avevo esternato, in maniera esplicita, a più riprese e in varie situazioni, il suo voto favorevole alla sfiducia? Le mie dichiarazioni da novembre 2013 (verbali di consiglio comunale) a gennaio-marzo 2016 (verbali di consiglio comunale e articoli di giornale) sono sparite come per magia? Le accuse che mi rivolge Amedeo Bianchi mi sembrano solo pretestuose. Non volendo più confrontarmi in schermaglie inutili, rilevo che qualsiasi cittadino potrebbe andare sul web e trovare tutti gli articoli di quel periodo che confermano quanto sto dicendo. Io ho fatto lo stesso ed ecco qua…”.
Gervasi conclude il suo intervento con un’altra piccola analisi: “Appare anomalo che queste affermazioni dell’ex consigliere Amedeo Bianchi sono state fatte dopo quasi un anno e non a marzo 2016. Non voglio pensare che una sterile e infondata polemica sia stata effettuata solo perché io ho declinato l’invito del Partito Democratico per un eventuale accordo elettorale. Sarà sicuramente una coincidenza! Comunque – conclude Gervasi – continuino senza problemi per la loro strada, tanto sono abituata a questi modi di fare. Dopo questa ennesima smentita, però, ritengo di non dover più rispondere all’ex consigliere Amedeo Bianchi, candidato a Sindaco del PD e al PD che lui rappresenta, per eventuali ULTERIORI dichiarazioni”.
Comunicato stampa 22/02/2017 – Gervasi risponde alle esternazioni di Amedeo Bianchi del PD
“Quando si pensa che un’amministrazione non debba proseguire il proprio operato, si può proporre la sfiducia o si attuano tutti mezzi previsti dalla legge e dallo Statuto per incidere sul modus operandi o sullo scioglimento di un consiglio. Non è una battaglia contro un uomo, deve essere un’azione per il bene della collettività. Il confronto politico non è attacchi ad personam, ma è e deve essere su quello che si deve fare, su come farlo e con chi farlo”.
Giada Gervasi risponde alle esternazioni a mezzo stampa dell’esponente del Partito Democratico Amedeo Bianchi.
“Non si possono raccontare favole. Non si comprende quali conti abbia fatto l’ex consigliere Amedeo Bianchi. Se il 28 giugno 2013 si è insediato il consiglio, quando scadono i 2 anni, 6 mesi e 1 giorno? Lascio fare i conti ai cittadini. Dunque a febbraio 2016 cosa si voleva evitare? Forse le elezioni a giugno? Qual è il vero serio motivo per cui non determinare lo scioglimento del consiglio a febbraio? Il Sindaco uscente, a febbraio già da oltre un mese non era ricandidabile a Sindaco? Ma anche se a febbraio non fossero decorsi i famigerati 2 anni, 6 mesi e 1 giorno (MA ERANO AMPIAMENTE DECORSI), se si ritiene che un consiglio comunale debba essere sciolto si agisce in tal senso. Detto questo, tengo a precisare che a me non interessano “i calcoli politici”, a me interessa il BENE di Sabaudia.
La Gervasi prosegue ribattendo alla questione degli apparentamenti. “Pensavo di essere stata sufficientemente chiara sugli apparentamenti. Il non apparentarsi è una scelta di campo e di metodo. Nessuna presunzione di essere autosufficienti, ci mancherebbe. Però per me, e quanti partecipano al progetto politico dei cittadini, la parola chiave è coerenza verso gli elettori. Io non appoggio o entro in coalizione con Tizio e Caio se prima questi avevano posizioni contrapposte; per me non ci si può coalizzare con chi fino a ieri si attaccava e criticava. Per me fare una grande coalizione inserendo soggetti che hanno amministrato nel recentissimo passato e cambiano idee (nonostante appunto i propri trascorsi) pur di abbattere l’avversario vuol dire trovarsi nelle sue stesse condizioni e per me non è coerente con la mia proposta elettorale”.
E continua: “È una questione di scelte, non mi sembra di aver sindacato quelle dell’ ex consigliere Amedeo Bianchi che è del PD, ma che è stato eletto con un’altra coalizione “Viva Sabaudia Viva”. Io non entro nel merito delle sue scelte e non comprendo perché lo stesso polemizzi sulle mie, ma poi capisco che è un vizio di alcuni politici di non guardare in casa propria ma solo in casa degli altri”.
Comunicato stampa 17/02/2017 – L’ex consigliere Giada Gervasi rompe il silenzio e puntualizza
L’ex consigliere Giada Gervasi, anche alla luce dei recenti attacchi, rompe il silenzio e puntualizza:“Siamo alle solite. C’è qualcuno che preferisce il venticello della zizzania alla verità dei fatti ma soprattutto che ama dire cose errate sugli altri, nonostante l’evidenza parli da sola. Nei tre anni da consigliere di minoranza ho presentato oltre 200 tra interrogazioni, diffide, mozioni e accessi agli atti, avanzato proposte mai accolte, sollecitato lo svolgimento della commissione di vigilanza (presieduta dai colleghi di opposizione e convocata una volta sola ma mai conclusa), richiesto una commissione d’inchiesta mai tenuta e criticato analiticamente i bilanci delle gestioni dal 2009 al 2016. Per questo e per molto altro, ho ricevuto attacchi da diverse parti, direttamente o per mezzo di vari “giullari”; sono stata addirittura accusata, e più volte, anche a mezzo stampa, di oberare con le mie richieste gli uffici comunali. In realtà stavo semplicemente svolgendo il mio compito di consigliere di minoranza, a tutela dell’interesse collettivo e per il bene di Sabaudia e dei suoi cittadini, nel rispetto degli elettori; un compito – devo precisare – in molte occasioni svolto in solitaria: è capitato, infatti, che mi trovassi da sola all’opposizione in Consiglio ”.
L’ex consigliere Gervasi precisa anche la sua posizione in merito alla sfiducia: “Come tutti sanno ho votato la sfiducia il 4 maggio 2016; il mio voto era determinante per far cadere l’amministrazione. Ma è bene precisare che a metà febbraio 2016, come riportato da tutti i giornali ( es. http://www.h24notizie.com/2016/02/sabaudia-al-voto-gervasi-solo-se-consiglieri-di-maggioranza-hanno-coraggio/ ), ho chiesto a tutti di concludere la consigliatura, essendo conclamata già a gennaio l’impossibilità di amministrare. Questo avrebbe portato alle elezioni nel mese di giugno 2016 consegnando la città ad un nuovo sindaco, che oggi avrebbe potuto affrontare temi quali i parcheggi, il ponte, il cinema, il lago, la sicurezza cittadina, Le Querce e tanti altri di estrema importanza. Dov’era all’epoca il tanto decantato bene di Sabaudia? Perché i miei colleghi hanno deciso di protrarre l’agonia di un’amministrazione fino al mese di maggio (avendo la scelta a portata di mano), preferendo oltre un anno di commissariamento?”
E sulle accuse di apparentamento la Gervasi proprio non ci sta. “Ho sempre dichiarato di non apparentarmi (a differenza di altri e l’elezione 2013 docet), nel rispetto del nostro codice etico. Sappiate che chi lo dice mente sapendo di mentire, ma questa non è una novità. Comunque, se assistete a tali illazioni sono disponibile a smentirle in diretta con Voi presenti. Oggi continuo a ribadire che chi vuole fare politica per il bene di Sabaudia non scredita gli avversari con illazioni, pur sapendo che non sono vere; non li attacca gratuitamente su Facebook e non usa ‘giullari’. Ma soprattutto non teme il confronto. I cittadini sono stanchi delle chiacchiere e non hanno l’anello al naso; sono persone intelligenti che a giugno 2017 sapranno chi votare. A loro l’invito a scegliere al primo turno il candidato in cui credono, la persona che secondo loro potrebbe amministrare bene la nostra città per l’intero quinquennio. Ogni cittadino di Sabaudia ha per 10 secondi il potere di scegliere a chi delegare l’amministrazione delle città, le cose di noi tutti. L’appello è di andare a votare e scegliere in modo consapevole”.