“Non abbiamo rinunciato alla realizzazione della piscina ma solo ragionato usando la diligenza del buon padre di famiglia”

Ancora una volta rimaniamo perplessi e basiti di fronte a dichiarazioni di alcune associazioni che lanciano “sentenze”, omettendo particolari a loro ben noti e soprattutto tentando di far credere ciò che non è mai stato dichiarato.

Torniamo ai fatti: il mutuo per la piscina comunale è stato sottoscritto nel 2006 e, negli anni successivi, sono stati emanati diversi bandi per un progetto di finanza che prevedeva l’impiego di un milione di euro da parte del Comune e sei milioni di euro da ulteriori investitori.

Tutti i bandi sono andati deserti!

Il motivo non lo sappiamo, forse il progetto non era valido come formulato? Forse era troppo oneroso per gli investitori? Forse le ricerche di mercato sul possibile bacino d’utenza non permettevano agli investitori un rientro del capitale in tempi ritenuti ragionevoli? 

Fatto sta che quel mutuo, dopo 15 anni, non è stato utilizzato per lo scopo originario e l’attuale diverso utilizzo mira a garantire una sana ed efficiente gestione finanziaria dell’Ente volta a non originare nuove posizioni debitorie ma ad allocare al meglio quelle già ottenute.

Da qui la decisione di utilizzare questi fondi per altri progetti: abbiamo ragionato utilizzando la diligenza del “buon padre di famiglia”, ci siamo resi conto che vi erano interventi urgenti da programmare e progettare – scuole, strade e marciapiedi, lavori a San Donato e Borgo Vodice – per i quali abbiamo cercato finanziamenti adeguati. Per molte opere sono stati ottenuti fondi extra-comunali come mai avvenuto prima, ma non sempre le risorse a disposizioni sono state sufficienti; pertanto, abbiamo scelto di utilizzare quel mutuo acceso 15 anni.

Un padre di famiglia se avesse avuto un mutuo aperto dal 2006 per una piscina mai realizzata, ne avrebbe acceso un altro per effettuare manutenzioni urgenti sulla casa pagando in tal modo doppi interessi?

Solo uno sprovveduto lo avrebbe fatto. Oppure, come al solito, ritirano in ballo la piscina in via Lestra di Capogrosso solo per illudere i cittadini come fatto dal 2000 fino ad oggi? 

Le associazioni mistificano e lasciano intendere altro: è bene puntualizzare che la frase “cessato l’interesse alla realizzazione della piscina in via Lestra di Capogrosso” si riferisce a quel progetto specifico (che il tempo ha dimostrato essere fallimentare!) ma non alla realizzazione di una piscina a Sabaudia! 

L’idea di una piscina rimane ed è stata inserita nelle opere triennali ma si sta ragionando su un progetto diverso più economico, fattibile ed in una zona diversa.

È bene ricordare che in questi 4 anni di Amministrazione, il debito è stato dimezzato. Ed ancora si deve lavorare per continuare a ridurlo con una buona gestione che sappia anche dare priorità a cose più urgenti. La messa in sicurezza dei beni esistenti, gli investimenti mirati in nuove strutture e i conti in ordine sono e resteranno la nostra priorità, perché con programmazione e progettazione è possibile realizzare opere. Per noi stare dalla parte dei cittadini, vuol dire elaborare e realizzare progetti fattibili e non illuderli con promesse che resteranno scritte solo sulla carta!

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